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domenica 28 aprile 2013

IL RASOIO DI OCCAM e come spiegare il fatto che Dio non esiste perchè è più semplice così

SALUTI !

Questa settimana è stata vuota e ha lasciato il blog povero di post, ma in compenso sono tornato carico di nuovi temi da proporvi nella speranza di interessare e catturare le vostre menti.



Questo tizio, chiamato William Ockham dal nome della città nella quale è nato, è un frate francescano inglese vissuto nel XIV secolo ed ha partorito un principio metodologico noto come RASOIO DI OCCAM (che bello ci sarebbe se non l'avessimo italianizzato?).




Pluralitas non est ponenda sine necessitate, Non considerare la pluralità se non è necessario.

Il Rasoio di Occam, nella sua forma più immediata, suggerisce l'inutilità di formulare più teorie di quelle che siano strettamente necessarie per spiegare un dato fenomeno.
La metafora del rasoio concretizza l'idea che sia opportuno, dal punto di vista metodologico, eliminare con tagli di lama e mediante approssimazioni successive le ipotesi più complicate.
In questo senso il principio può essere formulato come segue:

A parità di fattori la soluzione più semplice è da preferire

Non moltiplicare gli elementi più del necessario

Non considerare la pluralità se non è necessario

È inutile fare con più, ciò che si può fare con meno

In altre parole:   non vi è motivo alcuno per complicare ciò che è semplice.

 Ciò significa che – tra le varie spiegazioni possibili di un evento – bisogna accettare quella più "semplice", intesa non nel senso di quella più "ingenua" o di quella che spontaneamente affiora alla mente, ma quella cioè che appare ragionevolmente vera senza ricercare un'inutile complicazione aggiungendovi degli elementi causali ulteriori. Questo anche in base a un altro principio, elementare, di economia di pensiero: se si può spiegare un dato fenomeno senza supporre l'esistenza di un qualche ente, è corretto farlo, in quanto è ragionevole scegliere, tra varie soluzioni, la più semplice e plausibile.

Il concetto espresso dal Rasoio di Occam è abbastanza semplice da comprendere e altrettanto semplice da applicare.
 Un esempio classico di applicazione del principio può essere la questione riguardante la generazione dell'universo:

  1. da un lato si può ipotizzare un universo eterno, o generato da sé o per motivi sconosciuti;
  2. dall'altro, un universo generato da una divinità, la quale a sua volta è eterna, o generata da sé o per motivi sconosciuti.
Ed ecco dove volevo arrivare.

C'è chi sostiene che, in base al rasoio di Occam, è inutile introdurre un Dio per spiegare l'esistenza del mondo.
 Infatti, alla domanda "Perché esiste il mondo?", i credenti dei principali monoteismi risponderanno che "Il mondo è stato creato da Dio", ma non essendoci per sua stessa definizione nulla di più potente di questo dio e quindi nulla che possa averlo creato, ne consegue che Dio, a differenza del mondo, è sempre esistito. Ma a questo punto, se è possibile che questo qualcosa sia sempre esistito, perché non anche il mondo?

Le cose si complicano un pò, vero (?)

La risposta alla domanda iniziale "Il mondo è stato creato da Dio, il quale è sempre esistito" si semplifica quindi in "Il mondo è sempre esistito". In altri termini è superfluo (e quindi, secondo il rasoio di Occam, sbagliato in senso metodologico) introdurre Dio per spiegare l'esistenza del mondo.

E' quindi strettamente necessaria l'esistenza di un Dio che abbia creato il mondo? Secondo tua nonna si, ma secondo il Rasoio di Occam NO.
In quanto in questa grande equazione "Dio"  è un elemento superfluo e che aggiunge solo nuovi dubbi e incertezze.
Se questo Dio che ha creato il mondo esiste e lo ha fatto davvero, allora qualcuno dovrà aver creato lui, oppure potrebbe essersi creato da solo, bene, in ogni caso questo concetto  potrebbe essere applicato anche per il mondo: potrebbe essersi creato da solo o essere semplicemente eterno, proprio come Dio.

Se si assume il mondo come spiegazione dello stesso, nel senso che il mondo deve avere una sua causa (ad esempio Dio), nulla vieta di poter spiegare l'esistenza del mondo senza ricercare la sua causa: mettendo in opera cioè il "rasoio di Occam" e tagliando la causa (Dio)


 E non manca chi sostiene, come il filosofo italiano Emanule Severino , che tutte le cose non hanno causa, ma sono eterne ed è quindi insensato andare alla ricerca di una causa prima che riguardi l'esistenza del mondo.
Qualsiasi ipotesi tu voglia accogliere, applicando il Rasoio di Occam (principio metodologico formulato, per altro, da un monaco francescano, facente quindi parte del Clero, della Chiesa, o in qualunque modo tu la voglia chiamare) l' esistenza di un Dio creatore viene dichiarata semplicemente superflua.

Ateismo? Eresia ? NO.
FATTI.

Come sempre il vostro Lacchi Nero si mantiene imparziale e lascia giudicare a voi come "prendere" quanto vi ho detto.

Un saluto
L.N.














         

   

sabato 20 aprile 2013

FLASH TALES : L'auto a Vento

Altro che auto ad aria compressa. Un contadino cinese ha realizzato un’auto che va a vento. Non solo: ha anche prestazioni di tutto rispetto, essendo in grado di raggiungere una velocità di quasi 140 km/h.
un-contadino-cinese-ha-inventato-lau[1]
Il 55enne Tang Zhengping ha costruito l’auto in circa tre mesi di lavoro nel suo garage: l’uomo racconto di essere stato appassionato di elettronica da quando era piccolo. Inoltre, l’energia eolica è in grande evoluzione in Cina: praticamente ignorata qualche anno fa, nel 2011 la Cina è stato il paese che ha messo in operatività più turbine, investendo quasi 35 miliardi di euro.
Secondo quanto spiega Tang, il veicolo funziona a batteria ed è dotato di un generatore elettrico attivato da una ventola sul muso del veicolo, che viene fatta girare dal vento. Inoltre il veicolo è dotato di “ali ad energia solare” sul posteriore, che sono dotate di pannelli solari in grado anch’essi di ricaricare le batterie del veicolo. Questi sistemi permetterebbero di dovere ricorrere in misura limitata alla ricarica tramite la rete elettrica.
Specialisti e tecnici però guardano all’invenzione di Tang più come una curiosità che altro: infatti, generare energia con una ventola posizionata in questo modo appare sostanzialmente inutile, perché il maggiore sforzo che deve fare il motore per la resistenza creata dalla ventola è maggiore dell’energia che viene generata dalla ventola stessa: eventuali risultati (apparenti o reali ) ottenuti in questo modo sarebbero da attribuire probabilmente alla estrema inefficienza aerodinamica del veicolo. Peccato.

mercoledì 17 aprile 2013

Pillole di Saggezza: All' universo, di te, non gliene frega niente

Tempo fa ho letto un articolo su un blog molto interessante e ne ho tratto un'interessante conclusione...
ALL'UNIVERSO DI TE NON GLIENE FREGA NIENTE!

Da li ho capito tante cose e di colpo secoli e secoli di storia dell'umanità riassunti in miliardi libri di storia hanno assunto un significato comune e unico, semplice e ovvio, altro non è (la storia dell'umanità) che la raccolta delle gesta di un patetico "essere" chiamato uomo che cerca di dare un senso alla sua esistenza e cerca di spiegare qualsiasi cosa gli succeda, perchè gli piace classificare le cose, perchè gli piace tenere tutto sotto controllo.

 Fin dagli albori dell'umanità questa si è sempre distinta dagli altri esseri pluricellulari che popolavano il pianeta per il suo intelletto, ma il termine "intelletto" va valutato in maniera assolutamente relativa!
L'uomo si costruisce dei vestiti, armi, case, scopre il fuoco, inventa la ruota,  i computer, la televisione, le auto, INTERNET, guarda il Grande Fratello.
Secoli e secoli di scoperte e invenzioni fantastiche e meravigliose che hanno rivoluzionato la nostra vita vanno praticamente nel cesso perchè adesso siamo troppo impegnati a seguire le nostre amate soap opere, che  rispecchiano una vita che troppe volte confondiamo con quella reale.
 Così, mentre il tuo pianeta gira intorno a se stesso alla velocità di 1,668 KM/H, intorno al sole a 106mila km/h e assieme al sistema solare e rispetto alla Via Lattea a 792 mila km/h,e tutto questo all'interno di un "qualcosa" probabilmente immenso, chiamato Universo, o Spazio, dove anche le stelle muoiono, per te è dannatamente tragico perdersi una puntata di Un Medico in Famiglia !
Nel caos che è l’universo, la tua mente potrebbe cercare di trovare una spiegazione, un filo logico. Dio, il Grande Spirito, l’Universo, la Forza. Non illuderti: non sei che un gruppo di proteine più complesso degli altri su questo pianeta. Uno dei pianeti di una delle cento sestillioni di stelle conosciute. Non un grande record.


Ma tu ti vuoi raccontare una bugia. Non vuoi pensare alla fine, vuoi crederti speciale come individuo, ti piace pensare di essere unico. Credi di essere qualcosa di irripetibile e insostituibile, ma un giorno, probabilmente neanche troppo lontano e probabilmente senza sapere nemmeno come ti ritroverai sottoterra, in una cassa di legno e il tuo corpo, non importa quanto bello, snello, o muscoloso, possa essere stato sarà cibo per vermi e tu avrai sprecato la tua vita guardandola scorrere come un film, di cui tu sei stato solo protagonista... non sceneggiatore!
E QUINDI Nell’immensità dell’universo, vuoi vivere in una scatola. La scatola della società, quella società immutabile che non puoi cambiare. Non puoi fare un passo falso, perché un errore ti marchierà per sempre.
Devi stare attento a cosa dici, a cosa fai, a cosa pensi, a cosa pensi di poter pensare, perchè sei stato educato così, perchè sei parte di un Sistema che da troppo tempo si è rivelato ormai marcio e corrotto. Ma tu non lo sai, o forse non lo vuoi sapere. E' molto più semplice vivere con la testa sotto la sabbia, nel caldo tepore della tua beata ingenuità, piùttosto che affrontare ciò che si trova in superficie, quel bollente sole di cui conosci l 'esistenza ma che ti rifiuti di guardare dritto in faccia.
E perciò siamo stati cresciuti così, dalla televisione che ci ha convinto che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock stars. Ma non è così. E lentamente lo stiamo imparando.
 La pubblicità ci fa inseguire le macchine e i vestiti, fare lavori che odiamo per comprare cazzate che non ci servono. Siamo i figli di mezzo della storia, non abbiamo né uno scopo né un posto. Non abbiamo la Grande Guerra né la Grande Depressione. La nostra Grande Guerra è quella spirituale, la nostra Grande Depressione è la nostra vita!

Solo dopo aver accettato che non contiamo niente per il mondo,per l'universo e che è possibile che un Dio, se esite, ci possa anche odiare, saremo liberi di fare qualcosa di veramente epico che cambierà le nostre e le vostre vite! La ruota non è stata inventata leggendo DONNA MODERNA, il Rinascimento Italiano non è stato frutto di Extreme Makeover home edition, uomini come Einstein o Dante, non sono stati i vincitori di qualche reality show!

La società ha impiegato secoli per insegnarci che è molto piu importante essere fashion designer, business man, colletti bianchi o manager piuttosto che falegnami, operai, commercianti, pescatori, contadini e noi da brave pecorelle quali siamo state abbiamo seguito la direzione che ci è stata data, senza obiettare, per poi assistere al CROLLO di un sistema economico e di un tipo di politica che ormai HA FALLITO.

Tu non sei il tuo lavoro, non sei la quantità di soldi che hai in banca, non sei la macchina che guidi, né il contenuto del tuo portafogli, non sei i tuoi vestiti di marca, sei la canticchiante e danzante merda del mondo  e devi avere coscienza, non paura. Coscienza, che un giorno tu morirai!
E che a quel punto dovrai chiederti cosa hai fatto nella tua vita, se l'hai sprecata o se ti sei alzato dalla poltrona e hai fatto qualcosa di EPICO.

 Smettila di dire che vuoi essere una persona migliore, sii una persona migliore. Tu sei quello che decidi di essere.

SII TE STESSO! IMPARA AD ESSERLO!

Nessun altro è responsabile per la tua felicità, per le tue azioni, per la tua vita. Nessun buon Dio ti darà la virtù unica ed esclusiva di essere il migliore. Lo Spirito Santo non ti darà l’illuminazione per cambiare la tua vita da un giorno all’altro. Se non ti dai una mossa, ti troverai con i primi capelli bianchi ancora ad aspettare un segno.



un Saluto
L.N

venerdì 5 aprile 2013

FLASH TALES - In coma da 19 anni. Dal comunismo al consumismo





VARSAVIA - Un ferroviere di 65 anni entrato in coma dopo un incidente nella Polonia comunista ha ripreso conoscenza dopo 19 anni ritrovandosi in una democrazia e in un'economia di mercato, riportano i media polacchi. Jan Grzebski, costretto su una sedia a rotelle, a cui i medici avevano dato solo due o tre anni di vita dopo un incidente nel 1988, ha dato ragione alla moglie Gertruda che aveva creduto nel suo risveglio. "E' Gertruda che mi ha salvato, e non lo dimenticherò mai", ha detto Grzebski all'emittente TVN24. "Per 19 anni la signora Grzebska ha svolto il lavoro di un team esperto di terapia intensiva, cambiando ogni ora la posizione del marito in coma per prevenire piaghe da decubito", ha detto il dottor Boguslaw Poniatowski a Super Express. "Quando sono entrato in coma c'erano solo tè e aceto nei negozi, la carne era razionata e c'erano dappertutto code per la benzina", ha detto Grzebski a TVN24 . "Ora vedo la gente nelle strade con i cellulari e c'è così tanta merce nei negozi che mi gira la testa". Al suo risveglio Grzebski si è ritrovato con i quattro figli tutti sposati e undici nipoti.