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sabato 7 settembre 2013

Transumanesimo : quando la Scienza ci trasforma in Cyborg

Nell’estate del 2004, arrivò la notizia dello scienziato inglese Kevin Warwick, professore di cibernetica all’Università di Reading, in Gran Bretagna, che provò sul proprio corpo – già nel lontano 1998 – l’effetto dei chip elettronici, scoprendo che poteva lanciare il suo pensiero in rete.
 
Gli esperimenti ripresero in più momenti, fino a quando, nel 2002, Warwick, grazie a un centinaio di microelettrodi innestati nelle terminazioni nervose del braccio, fa viaggiare il suo sistema nervoso in internet, comunicando telegraficamente con la moglie e manovrando un robot a migliaia di chilometri di distanza.
Adesso è la volta del professor Frank Guenther, capo del dipartimento Cognitive and Neural Systems dell’Università di Boston. Lo scienziato americano ha aperto il cervello di un uomo e ci ha infilato dentro un sofisticato microchip. L’apparecchio serve a trasformare in linguaggio i pensieri del volontario, impossibilitato a parlare dopo un incidente terribile.
Questa specie di elettrodo viene piazzato sotto la calotta cranica, al confine della zona della corteccia cerebrale predisposta al linguaggio. L’apparecchio rivela gli impulsi del cervello e li trasferisce via radio a un microcomputer esterno che trasforma l’ordine in un programma di sintesi vocale, tipo quelli usati negli ultimi iPhone. Risultato: il paziente che non poteva parlare adesso parla. Tempo rilevato tra la trasmissione degli impulsi e l’ascolto della voce elettronica: 50 millisecondi.


Questa tecnologia potrebbe senz'altro aiutare le persone con disturbi motori o di altro genere, individui con difficoltà a esprimersi ecc, ma siamo sicuri che non potrebbe essere usata anche in modo negativo?
Siamo sicuri che una volta perfezionati, questi microelettrodi non saranno solo in grado di inviare impulsi, ma anche di riceverli? Permettendo così a qualcun altro di interferire con le nostre onde cerebrali, nonchè col nostro cervello, manipolandoci.
Vi ricordo che gli Stati Uniti nel loro passato non sono "completamente estranei" alla sperimentazione umana..

Ancora una volta vi invito perciò a tenere gli occhi aperti miei cari lettori.
In ogni caso affronterò il Transumanesimo nei prossimi articoli in maniera più approfondita e sotto diversi punti di vista.
Vi esorto a commentare o a lasciare un opinione su quanto avete letto, se vi va.
Saluti

venerdì 6 settembre 2013

Il Segnale "WOW" : Onde Radio dallo Spazio Profondo

Era il 15 agosto del 1977 quando l’astronomo Jerry Ehman, che stava lavorando al progetto SETI servendosi del telescopio Big Eart,  individuò una breve raffica di onde radio , trenta volte più forte del rumore di fondo non  proveniveniente  dalla Terra o dal Sistema solare. Esso durò 72 secondi e non venne mai più rilevato.

Il segnale fu talmente notevole che Ehman cerchiò con la penna rossa la sequenza numerica del tabulato stampato dal computer e vi scrisse accanto "Wow", trasformando così un commento di uso comune nel nome del segnale radio piu misterioso della storia.

 


li scienziati ritennero che il segnale si adattasse molto bene ad alcuni criteri che permettevano di ipotizzarne un origine extraterrestre. Ma, nonostante le numerose ore di lavoro seguenti, nessuna sorgente fu identificata, nè fu possibile intercettare nuovamente la trasmissione. Ad oggi, il segnale ‘WOW’ risulta essere ancora un completo mistero.


Entrambe le coordinate hanno declinazione  =-27°03' ± 20' (epoca B1950.0)
 e ricadono entro il confine sud-orientale della costellazione del Sagittario.

Localizzazione del segnale nella costellazione del Sagittario. A causa della natura dell'esperimento, l'origine del segnale può trovarsi in una delle due aree indicate in rosso. Per comodità di rappresentazione, la larghezza delle due aree non è in scala, dovrebbero essere più strette

Il radiotelescopio Big Ear era fisso e utilizzava la rotazione della Terra per scandagliare il cielo. Alla velocità della rotazione della Terra, e data la larghezza della finestra osservativa del Big Ear, il telescopio poteva osservare un qualunque dato punto per appena 72 secondi. Quindi, ci si aspettava che un segnale extraterrestre venisse registrato per esattamente 72 secondi, e l'intensità registrata di quel segnale avrebbe mostrato un innalzamento graduale per i primi 36 secondi – finché il segnale radio non raggiungeva il centro della finestra osservativa – seguito da una progressiva diminuzione.
Quindi, sia per la sua durata di 72 secondi che per la sua forma il segnale ha un'origine extraterrestre.

 Il telescopio Big Ear utilizzava due "antenne a tromba" per cercare segnali; il segnale Wow venne rilevato in uno di questi fasci di rilevatori, ma non nell'altro. Esso sarebbe quindi dovuto apparire anche tre minuti dopo (o prima), ma non lo fece. Non riuscendo a captare una seconda volta il segnale Ehman ne escluse l ' origine extraterrestre, ma in seguito fu costretto a ritirare il suo scetticismo, poichè il segnale era “stretto e concentrato”, come ci si aspetterebbe da un segnale artificiale che a differenza di un segnale naturale non causa molto rumore elettrostatico (che tende a comparire su tutte le frequenze).

Frank Drake (noto astronomo e astrofisico statunitense) per spiegare come mai il segnale non sia mai più stato rilevato, suppose che esso fosse stato inviato da una civiltà tecnologicamente avanzata che intendeva comunicare con altre civiltà del cosmo. Per farlo avrebbe potuto inviare un segnale in tutte le direzioni, ma questo avrebbe comportato spendere una gran quantità di energia per creare un segnale relativamente debole e non rilevabile a grandi distanze. Focalizzando la stessa quantità di energia in un fascio più stretto, avrebbero potuto invece illuminare il proprio obiettivo con un segnale molto più intenso e captabile da grandi distanze. Ciò avrebbe fatto sì che gli eventuali ascoltatori ricevessero il segnale solamente per pochi minuti.



Nonostante le numerose teorie al riguardo, una spiegazione definitiva non è ancora stata data e il Segnale WOW continuerà a rimanere un mistero che non ci è ancora (?) concesso svelare.

mercoledì 4 settembre 2013

U.S.A DARK FILES : L' Esperimento di Philadelphia







 OSSERVIAMO I FATTI

L' Esperimento di Philadelphia è un presunto test condotto nel corso del Progetto Arcobaleno dalla United States Navy che sarebbe avvenuto il 28 ottobre del 1943 sotto la guida di un certo Franklin Reno (a volte indicato anche come "Dott. Rinehart") al quale avrebbero partecipato anche scienziati rinomati quali Albert Einstein e Nikola Tesla. Secondo la leggenda alle ore 17:15 il cacciatorpediniere USS Eldridge (DE-173) ormeggiato nei pressi del molo di Philadelphia sarebbe svanito nel nulla per diversi istanti, ricomparendo dopo pochi minuti a Norfolk in Virginia per poi rimaterializzarsi nuovamente presso lo stesso molo di Philadelphia.
 
 Cos' è il "Progetto Arcobaleno" ?

Il Progetto Arcobaleno (Rainbow Project) sarebbe stato un ipotetico esperimento scientifico che avrebbe visto il coinvolgimento di Albert Einstein, al fine di deformare tramite un campo elettromagnetico il flusso della luce in una determinata area e rendere invisibile un oggetto.
L'esistenza di tale progetto è stata smentita dalle fonti ufficiali degli enti che lo avrebbero portato a termine.
Secondo tale ipotesi, installando nello scafo cavi elettrici lungo tutto il perimetro si sarebbe creato un campo magnetico funzionante in maniera simile al processo di degauss. L'esperimento si sarebbe basato sulla non comprovata teoria del campo unificato di Einstein, che presuppone una relazione reciproca tra le forze di radiazione elettromagnetica e quelle della gravità, sfruttando per la generazione del campo magnetico delle bobine di Tesla. Sempre secondo i sostenitori di tale tesi, l'invisibilità sarebbe dovuta al campo magnetico, che avrebbe curvato la luce riflessa dall'oggetto, facendola passare oltre lo stesso.
Altre ipotesi attribuiscono all'ipotetico esperimento lo scopo di misurare le distorsioni magnetiche e gravitazionali. Infine un'ulteriore ipotesi che non ha nessun riscontro scientifico, ma che in passato è stata ampiamente divulgata, è quella secondo la quale il Progetto Arcobaleno sarebbe stato un programma di ricerca per mettere a punto una tecnologia con la quale teletrasportare oggetti a grandi distanze.
 Einstein confermò di lavorare a questa teoria che, però, non aveva mai testato. Ma l'autore della lettera indirizzata a Jessap sostiene che l'abbia fatto in segreto e che nel cuore della seconda guerra mondiale, la Marina Militare abbia usato le sue idee sulla deformazione del flusso della luce per far scomparire il cacciatorpediniere.



LA STORIA


Morris K. Jessup, un uomo di scienza con una laurea in astronomia e una fiducia incrollabile nelle tecnologie non ancora scoperte e sperimentate, era convinto che gli alieni fossero in grado di deformare lo spazio tempo per attraversare immense distanze interstellari, ma per sua sfortuna, in quel periodo gli ufo attirano più l'attenzione di Hollywood che della comunità scientifica, e quindi era difficile essere presi sul serio.
 Nello 1955, Jessup affermò di aver ricevuto tre lettere firmate da un certo Carlos Miguel Allende, nelle quali l'autore avrebbe citato l'esperimento di Philadelphia, riferendosi ad una serie di articoli di giornali scandalistici che ne parlavano senza però riportare alcuna fonte o elemento verificabile.
 Secondo quanto riferito da Jessup, Allende avrebbe raccontato nelle lettere di essere stato testimone oculare dell'esperimento mentre si trovava su una nave nelle vicinanze, la SS Andrew Furuseth. Inoltre Jessup riferì che Allende sarebbe stato a conoscenza della scomparsa e del destino di alcuni membri dell'equipaggio della Eldridge.
Per Jessup la la tecnologia che sarebbe stata coinvolta nell' esperimento sulla Eldridge non è una sconosciuta, in quanto ne aveva scritto anche in un suo libro. Ma nella lettera si parla anche dei problemi di quella tecnologia. I potenti campi elettromagnetici utilizzati per deformare lo spazio-tempo hanno ucciso dei marinai, mentre altri sono impazziti.
 Sempre da quanto fu riferito da Jessup riguardo alla corrispondenza che aveva ricevuto all'epoca da Allende, a una richiesta di approfondimento da parte sua, Allende avrebbe risposto solo dopo mesi identificandosi questa volta col nome di Carl M.Allen , dichiarando di non poter fornire ulteriori prove, ma che le stesse sarebbero emerse tramite ipnosi di altre persone coinvolte se si fosse cercato a fondo. A questo punto ritenendo di non poter procedere nella sua indagine Jessup riferì di aver deciso di interrompere questa corrispondenza.
Nonostante apparentemente la questione dell'Esperimento di Philadelphia fosse stata nel frattempo accantonata anche da parte di Jessup, nella primavera del 1957 egli riferì di essere stato contattato dall'Office of Naval Research di Wahington D.C.
Secondo quanto da lui affermato, l'ente aveva ricevuto una copia del suo libro: The Case for the UFO (1955), con numerose annotazioni da parte di tre persone che trattavano di due tipi di creature che avrebbero vissuto nello spazio. Tra queste vi sarebbero state anche annotazioni che alludevano all'esperimento di Philadelphia, come se chi scrivesse ne fosse a conoscenza.
Tali affermazioni da parte di Jessup riportarono all'attenzione dell'opinione pubblica l'argomento dell'esperimento Philadelphia, facendo circolare diverse ipotesi alcune delle quali ipotizzavano persino che gli autori di queste annotazioni potessero essere stati degli extraterrestri.
Ad un confronto calligrafico, sembrò comunque che uno degli autori delle note risultasse essere senza dubbio Allende/Allen, e anche le altre sarebbero state scritte dalla stessa persona, ma con penne diverse. L'indirizzo del mittente corrispondeva ad una fattoria abbandonata.
In seguito venne pubblicata un'edizione limitata del libro di Jessup col testo annotato, e questi tentò di continuare a scrivere su altri misteri con poco successo.

Una strana fine 

Jessup fu trovato morto nel 1959 nella sua macchina. La sera prima aveva organizzato un appuntamento, al quale in mattinata non arrivò mai. Nell'incontro si proponeva appunto di divulgare ulteriori prove e retroscena che aveva trovato del suddetto esperimento. Nonostante non siano mai state accertate con certezza le cause della morte, gli investigatori sostennero l'ipotesi del suicidio dovuto al crollo di notorietà, mentre per i sostenitori della teoria del complotto Jessup fu assassinato per metterlo a tacere.
Ma se le intenzioni di Jessup erano quelle di divulgare altro materiale sull 'esperimento perchè suicidarsi?
Perchè dare un appuntamento al quale sapeva che non sarebbe mai andato?
Le circostanze della sua morte rimangono tutt' oggi un mistero, nonostante venga etichettata come "suicidio".


La Bufala?

Nonostante l'insistenza con la quale alcuni sostennero la veridicità dell 'esperimento, a tutt'oggi non è stato possibile trovare alcun documento che confermi l'evento e tanto meno è stato possibile rintracciare i presunti testimoni. Inoltre, sempre secondo coloro che sostengono l'ipotesi del teletrasporto, nel corso dell'esperimento sarebbero state anche teletrasportate ben 1900 tonnellate di acqua per colmare il vuoto lasciato dalla nave, con il risultato di creare un'onda di una certa rilevanza; ma anche di quest'ultima non esistono documentazioni attendibili.
Gli approfondimenti sull'origine di questa leggenda hanno portato a identificare l'origine della leggenda urbana in una serie di pubblicazioni su giornali sensazionalistici, unite alle esperienze di personale di marina che avrebbe assistito all'uso di bobine elettromagnetiche nei porti dove si stavano costruendo le installazioni necessarie alla nascente pratica della demagnetizzazione degli scafi navali.


Nel 1999, durante un incontro tra veterani, l'equipaggio della USS Eldridge venne intervistato dal giornale Philadelphia Inquirer. La nave, varata il 27 agosto 1943, era rimasta in porto a New York fino a metà settembre, e nell'ottobre dello stesso anno era partita per il suo viaggio inaugurale alle Bahamas rientrando a Long Island  il 18 ottobre.
Secondo i dati del giornale di bordo del 1943 la Eldridge non è mai stata a Philadelphia. La nave inoltre, è documentata in servizio regolare sino al 1951 per la US Navy, ed in seguito risulta venduta alla marina greca per cui ha operato fino al 1977; in nessun momento della sua vita la nave avrebbe sofferto di sparizioni di componenti dell'equipaggio.
Sempre secondo i diari di bordo, la SS Andrew Furuseth, la nave da cui Allen avrebbe osservato l'esperimento, si trovava in crociera nel Mar Mediterraneo fino al gennaio dell'anno seguente.

L' unico sopravvissuto?

Nel 1990, durante una conferenza, Alfred Bielek confermò l'avvenimento dell'esperimento dichiarando di avervi partecipato, e di esserne uno dei pochi sopravvissuti. La sua storia ha dell'incredibile, visto che afferma di essersi trovato catapultato nel futuro, poi fatto tornare indietro nel passato esattamente come nell'omonimo film, per tentare di spegnere l'apparecchiatura a bordo della nave.
Ad una verifica da parte di fan e appassionati, emerse rapidamente che Bielek non si trovava nemmeno nelle vicinanze di Philadelphia, che aveva cambiato la propria versione dei fatti decine di volte, che i fatti riportati non coincidevano con altri dati verificabili e che aveva già in passato prodotto documentazione falsa per supportare i propri discorsi. Ciononostante, Bielek ottenne una discreta esposizione mediatica per quasi un decennio, intraprendendo una redditizia attività di conferenziere e creandosi un piccolo seguito.
Sostiene che le incoerenze del suo racconto siano dovute al processo di recupero della memoria a causa del lavaggio del cervello a cui fu sottoposto, che fu appunto il film a fargli tornare alla luce quei ricordi che proprio per questo sono così confusi.

martedì 3 settembre 2013

Tutti i Segreti del Presidente : Le misteriose cicatrici di Barack Obama

obama-merkel-nato-cicatrici.jpg   
obama and brain scarThe President has a distinct circular scar on the side and back of his head around the crown area      
Diverse angolazioni, stesso, curioso soggetto.
Non si tratta di una star del pop o della cultura moderna presa di mira e considerata in affilizione con gruppi di potere occulti, come gli Illuminati, stavolta si tratta del fottutissimo presidente degli Stati Uniti!

La prima foto in alto, con la Merkel, è stata scattata ad un Meeting della NATO.
Le immagini non lasciano spazio all' immaginazione, sono segni evidenti lasciati dalle cicatrici di un qualche intervento su cervello del Presidente.
cicatrici-obama-microchip.png  
Ovviamente i teorici della Cospirazione sono stati i primi a far notare la cosa, ma accontando per un attimo il fattore "Allarmismo da Cospirazione" e ragionando a mente fredda quei segni sulla testa del caro "Mr. President" (diceva Marilyn Monroe) sono delle palesi cicatrici dovete a un intervento chirurgico.
Che l' uomo più potente del mondo sia stato "microcippato"?
Senz' altro, Barack Obama, nel 2013, non è più il simbolo del cambiamento, della democrazia e dell' integrazione razziale che appariva nel 2008, anno della sua prima elezione, ma ad oggi dopo aver presentato riforme sanitarie come quella dei microchip o dopo essere stato al centro di misteri come quello legato al suo reale luogo di nascita, Barack Obama è diventato un personaggio più ambiguo, strano, enigmatico.

“Se posso mettere un microchip al mio cane per ritrovarlo quando scappa, perché dovrebbe essere illegale fare lo stesso con un messicano?”. La provocazione a dir poco delirante è stata lanciata dal candidato repubblicano al Congresso USA Pat Bertroche. In attesa che la proposta di siglare gli stranieri irregolari o non regolari sul territorio sbarchi anche in terra Padana, l’argomentazione ha suscitato un putiferio in America. Il pensiero è corso subito ai tatuaggi dei deportati nei campi di concentramento nazisti. 

Si sbaglierebbe chi ritenesse questo genere di proposta soltanto una provocazione estrema in materia di sicurezza. Il ricorso a microchip sottocutanei per  “mappare”, controllare e, chissà, manipolare a distanza gli individui non interessa soltanto gli stranieri. Le iniziative da stato fascista globale si stanno infatti insinuando in campo medico grazie anche ai democratici. Quale metodo migliore per controllare la popolazione che dotarla di microchip come le bestie dietro motivazioni sanitarie? Violare i diritti civili di stranieri per quanto illegale desterà sempre reazioni contrastanti, anche violente perché i detrattori della proposta faranno appello a concetti quali razzismo, violenza sui più deboli, etc. Ma se si convincesse invece la popolazione della necessità dell’inserimento di chip sottocutanei in ogni membro del Paese per il proprio bene - come nel caso di vaccini forzati per contrastare fantomatiche pandemie – allora si raccoglierebbero minori resistenze. Ci verrà detto che è per il nostro Bene e molti di noi cadranno nella trappola facendosi impiantare i dispositivi sottocutanei, senza riflettere prima sulle conseguenze.

Che dietro le strane riforme sanitarie di Obama ci siano gli stessi gruppi di potere occulti ritenuti artefici delle cicatrici del Presidente?
Che siano questi stessi gruppi di potere deviati ormai a manipolare l' uomo più potente del mondo? A tessere le fila di milioni e milioni di innocenti e ignoranti cittadini?

Signori, siamo nel 2013 e la realtà si sta fondendo alle più tragiche fantasie, basta guardarsi intorno per rendersene conto. La domanda è : è vero che Barack Obama è manovrato da un elite occulta che tenta da sempre si soggiogare i governi e assumere il potere sul mondo instaurando un regime totalitario? E' vero che Barack Obama è manovrato dagli Illuminati?

Approfondiremo l' argomento nei prossimi articoli dedicati a questa rubrica.
Continuate  a seguire il blog se siete interessati e lasciate un commento se si va.

Saluti
L.N.